Dalla Titti, l’autentica Piada romagnola

Nel cuore dell’Italia, affacciata al mar Adriatico si trova la dolce regione della Romagna. Una ricca, prosperosa, talvolta audace e romantica terra,  fatta di dolci paesaggi dove il mare, le colline e le meravigliose campagne diventano poesia. Quindi le tradizioni marinaresche convivono con il folclore contadino, i frutti della terra abbracciano il profumi del mare. Dolci i paesaggi ma forti gli animi di questo popolo orgoglioso e operoso capace di trasmettere calore e valori della propria cultura, amanti dei lati migliori della vita: mangiare sano e gustoso, gli amici e le belle donne. E proprio in questa terra nasce la Piada (Piadina)che come raccontava il poeta Giovanni Pascoli, era anticamente il pane dei Romagnoli, anzi il “cibo nazionale dei Romagnoli”.

La piadina rimane ancora oggi un elemento importante della cucina romagnola, è prodotta con una sfoglia di farina di grano, strutto o olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua, e viene tradizionalmente cotta su un piatto di terracotta, detto teglia (teggia in romagnolo), ma oggi più comunemente viene cotta su piastre di metallo oppure su lastre di pietra refrattaria chiamate testi. Antichissime sono le origini della Piada, le prime testimonianze scritte risalgono all’anno 1371 quando nella Descriptio Romandiolae, il cardinal Anglico de Grimoard, ne fissa per la prima volta la ricetta.

Scandagliando la Romagna abbiamo trovato chi produce la ricetta autentica, utilizzando materie prime purissime come il raro e straordinario sale di Cervia e antiche piastre per la cottura. “Dalla Titti” è il nome del produttore di questa delizia e ci facciamo svelare tutti i segreti della sua bontà. Marco, il proprietario, un simpatico “baffone” che ci mette il cuore nel suo lavoro, ci racconta “Abbiamo cercato di essere fedeli alle ricette dei contadini, addirittura usando solo ingredienti biologici e strettamente locali, fino alla cottura che è una parte fondamentale nella piadina. Usiamo la farina prodotta da un mulino che macina solo grano al 100% Italiano, della Valmarecchia e del Montefeltro, con la macina in sasso, e tassativamente il sale di Cervia che è una vera eccellenza. Le piade le cuociamo sulla piastra di ghisa che è l’ideale, infatti – continua Marco – un tempo, i contadini le facevano cuocere sulle stufe a legna economiche, quelle che avevano gli anelli”.

Ma come possiamo farcirle? “Con il formaggio morbido come lo Squacquerone, alici locali e verdure nonché con il prosciutto crudo” conferma il nostro baffone, re della più autentica Piadina Romagnola.

Potrai acquistare le “Piade dalla Titti” nel nostro shop e pagare con queste forme di pagamento:
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  1. A) Temperatura ambiente in sacchetto di plastica: circa sette giorni di conservazione
  2. B) In frigo: 10/12 giorni circa di conservazione
  3. C) Freezer: 60 giorni circa di conservazione

A/B – Riscaldare la padella antiaderente e appoggiare la piadina fino a raggiungere la temperatura ottimale; a quel punto la piadina avrà terminato la lievitazione.

C – Riporre la piadina in frigo fino al completo scongelamento. Farla scongelare in frigo permette ai cristalli di ghiaccio (quindi acqua) di essere riassorbiti dall’impasto. Di seguito scaldarla come sempre in padella antiaderente calda… buon appetito Dalla Titti!

Puoi acquistare le piadine “Della Titti” nello shop

Piada dalla Titti

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